“Gli uomini hanno sempre organizzato la guerra. È arrivata l’ora di organizzare la pace” con queste parole Don Oreste Benzi invitava nel 2001 il Presidente del Consiglio ad istituire un Ministero della Pace che si occupasse di azioni concrete per una politica strutturale sul tema. Questa provocazione è stata portata alla Casa della Pace da parte di alcuni membri locali della Comunità Papa Giovanni XXIII ed ha innescato un dialogo tra le associazioni costituenti il tavolo di lavoro. Spinti dalla consapevolezza che la Pace non spetta soltanto ai piani alti, si è analizzato i bisogni del territorio e le azioni concrete potenzialmente attuabili da una figura amministrativa locale dedicata, al fine di perseguire una politica di pace.
Dal confronto sono emersi diversi aspetti sui quali è possibile investire: dalla promozione dello studio della nonviolenza nelle scuole e nell’università, all'organizzazione stabile di eventi per la pace, ad un monitoraggio delle attività economiche sul territorio che si occupano in modo diretto o indiretto della produzione di materiale bellico, alla partecipazione attiva alle campagne per l’eliminazione delle armi nucleari e il disarmo, alla formazione di corridoi umanitari.
Queste proposte, coerenti con lo spirito della Costituzione Italiana e con l’impegno storico di Parma per la pace, sono state trascritte in una lettera aperta alla cittadinanza e sono state associate alla richiesta d’istituzione di un Assessorato alla Pace. Tramite la partecipazione a banchetti durante le manifestazioni organizzate nel corso dei primi mesi del 2022 ed una campagna online, si è diffuso il contenuto della richiesta al fine di sensibilizzare i cittadini sul tema e si è chiesto di sottoscrivere un appello.
Così è stata raccolta l’adesione di più di 40 associazioni del territorio e di diverse centinaia di cittadini. La lettera è stata successivamente inviata a tutti i candidati a Primo cittadino, che sono stati inviati ad esprimere il proprio impegno, o meno, in un incontro pubblico. La proposta di costruire un organo istituzionale per la pace mira a dotare la giunta parmigiana di uno strumento esplicito e nuovo: un assessorato reale per la costruzione della pace, che si assuma la responsabilità e l’impegno di svolgere tutti gli atti concreti che nell’appello sono indicati.
Il 6 maggio 2022, nella Sala dei Saveriani, tra gli incontri promossi nella Settimana della pace, tutti i candidati sono stati invitati ad dare adesione a livello personale davanti ad una partecipazione numerosa alla serata. I 9 candidati presenti, tra cui l’attuale sindaco Michele Guerra, hanno sottoscritto la lettera per investire in una politica di pace, seppur con proposte diverse sulla creazione di una figura istituzionale.
Nella nuova giunta infine viene assegnata la delega per l'Assessorato alla Pace a Daria Jacopozzi, neo assessora alla Partecipazione. Ha affermato cosi in una intervista rilasciata alla Gazzetta di Parma: «Si tratta di un tema molto più grande di noi, ma ciò non significa che non si possa fare nulla: le amministrazioni locali hanno una grande responsabilità nel disarmo e nella costruzione della pace. Il tema della pace ci porta inoltre a pensare a una politica alta, poggiata su grandi valori e ideali. Il tutto con la consapevolezza che la pace e il disarmo si costruiscono dal basso».
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