Attentato a Istanbul: PKK nega qualsiasi coinvolgimento e mette in guardia l’opinione pubblica

I curdi parlano a Radio Onda d'Urto e respingono al mittente le accuse della Turchia negando qualsiasi responsabilità per l’attentato che ha colpito Istanbul domenica, provocando sei morti.
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Attentato a Istanbul: PKK nega qualsiasi coinvolgimento e mette in guardia l’opinione pubblica

(Fonte: www.radiondadurto.org)

"A dirlo il PKK e le Forze democratiche curdo-siriane. “Il nostro popolo e il pubblico democratico sanno molto bene che non abbiamo legami con questo incidente, che non colpiremmo direttamente obiettivi civili e che non accettiamo azioni che prendono di mira i civili”, scrive l’organizzazione politica curda in un comunicato. Le autorità turche hanno subito accusato il PKK, un atteggiamento preludio di una nuova rappresaglia contro il movimento curdo nel paese.

Quarantasette persone intanto sono già state fermate tra la notte e la mattinata di lunedì. Internet è stato limitato è vietato diffondere immagini dell’attacco. Prima della smentita del PKK, il ministro dell’interno turco aveva detto che l’ordine per l’attacco sarebbe partito dalla città di Kobane. “I funzionari turchi che indicano Kobanê come un obiettivo in relazione a questo incidente rivelano l’aspetto del loro piano. L’incidente indica l’inizio di un piano oscuro”, scrive il PKK nel comunicato. Nelle zone liberate del nord della Siria l’allerta è massima, soprattutto a Kobane dove si teme una imponente rappresaglia militare, più volte minacciata da Ankara sin dalla primavera scorsa. “E’ importante che i circoli democratici e l’opinione pubblica turca vedano il periodo buio e si battano per la denuncia di questo incidente”, chiude il comunicato del Partito dei Lavoratori del Kurdistan.

Ankara utilizza l’attentato a Istanbul anche per tornare a fare pressione su Svezia e Finlandia. Sì alla loro adesione alla Nato solo se i due paesi interrompono ogni contatto con le organizzazioni curde e se consegnano i militanti richiesti dalla Turchia. Intanto il popolo curdo resta sotto attacco anche in territorio iraqueno. A colpire con attacchi missilistici sono stati questa volta i militari iraniani. Un morto e otto feriti il bilancio dell’attacco."

ASCOLTA Yilmaz Orkan direttore di UIKI ONLUS – Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia SU RADIONDADURTO.ORG

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