GUERRE DEL CLIMA E DISARMO ECOLOGICO. Rompere il circolo vizioso tra conflitti, migrazioni forzate e razzismo ambientale

Il Convegno propone di riflettere sulle profonde connessioni tra cambiamento climatico, conflitti e migrazioni, provando a gettare una luce, culturale e politica, sulle responsabilità del Nord globale e sulle possibili piste da intraprendere per rompere il circolo vizioso in cui siamo tutti intrappolati. Il cambiamento climatico è al contempo causa e prodotto di enormi squilibri tra il Nord e il Sud del mondo.

GUERRE DEL CLIMA E DISARMO ECOLOGICO. Rompere il circolo vizioso tra conflitti, migrazioni forzate e razzismo ambientale

Il Convegno propone di riflettere sulle profonde connessioni tra cambiamento climatico, conflitti e migrazioni, provando a gettare una luce, culturale e politica, sulle responsabilità del Nord globale e sulle possibili piste da intraprendere per rompere il circolo vizioso in cui siamo tutti intrappolati. Il cambiamento climatico è al contempo causa e prodotto di enormi squilibri tra il Nord e il Sud del mondo.

Molti dei conflitti contemporanei intrecciano cause differenti, non ultime quelle che riguardano l’accesso alle risorse e alle materie prime, sempre più preziose, in contesti in cui gli effetti del cambiamento climatico stanno rendendo ancora più difficile la sopravvivenza. In queste dinamiche, aumenta il numero di migranti costretti a lasciare le proprie terre per un insieme di cause che combinano l’insicurezza connessa ai conflitti all’insicurezza provocata dalle avverse condizioni dell’ambiente. Inoltre, il perdurare dei conflitti e le ricadute ambientali da questi provocate rendono ancora più impervia la possibilità di un ritorno, anche quando desiderato.

Queste dinamiche interrogano profondamente paesi come l’Italia che sono implicati direttamente o indirettamente in conflitti ed espropriazione di risorse in luoghi anche lontani, contribuendo parallelamente con le proprie economie e i propri stili di vita ad accelerare il cambiamento climatico e le sue conseguenze, senza assumersi nessuna seria responsabilità di protezione e accoglienza verso chi fugge da quei contesti. Un vero disarmo ecologico non può che prendere le mosse da queste consapevolezze, rinunciando a ogni semplificazione e scorciatoia. 

IL PROGRAMMA

Saluti introduttivi

Marco Deriu, Sociologo, Università di Parma
Introduzione: La produzione di insicurezza: guerra, neoliberalismo e crisi ambientale 

Gianni Tamino, Biologo, Università di Padova
Crescita insostenibile, scarsità e violenza

Elena Giacomelli, Sociologa, Università di Bologna
Panicocene. Narrazioni su cambiamenti climatici, regimi di mobilità e migrazioni ambientali

Michele Zanzucchi, Giornalista, Istituto Universitario Sophia
Guerra, ambiente, migrazioni: il ruolo dell’Informazione

Francesca Rosignoli, Giurista, Universitat Rovira i Virgili, Spagna
Rifugiati climatici e giustizia ambientale

Chiara Marchetti, Sociologa, CIAC
Territori e politiche migratorie tra deterrenza e accoglienza


Il convegno è organizzato da Università degli Studi di Parma e CIAC Onlus, con La civiltà dell’accoglienza, nell’ambito dei progetti SAI “Una città per l’asilo” e “Terra d’asilo”.

Su richiesta verrà rilasciato attestato di partecipazione.

Locandina 7 dicembre


Info e contatti: associazione@ciaconlus.org

La partecipazione è libera e gratuita previa iscrizione al seguente link: 
CLICCA QUI

 



Questo incontro è inserito all'interno di  Festival della Pace 2023,
promosso da Casa della Pace e Comune di Parma

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