ECOPACIFISMO: Crisi climatica, conflitti, disuguaglianze e cultura della nonviolenza

Una prospettiva di analisi geopolitica che considera la crisi climatica non solo come emergenza ambientale, ma anche come fattore strutturale in grado di alimentare conflitti, instabilità e disuguaglianze. Un convegno con tanti ospiti e una tavola rotonda per riflettere insieme.

ECOPACIFISMO: Crisi climatica, conflitti, disuguaglianze e cultura della nonviolenza

Una prospettiva di analisi geopolitica che considera la crisi climatica non solo come emergenza ambientale, ma anche come fattore strutturale in grado di alimentare conflitti, instabilità e disuguaglianze. Un convegno con tanti ospiti e una tavola rotonda per riflettere insieme.

Un convegno dedicato all'ecopacifismo. Una prospettiva di analisi geopolitica che considera la crisi climatica non solo come emergenza ambientale, ma anche come fattore strutturale in grado di alimentare conflitti, instabilità e disuguaglianze. Si tratta di un approccio interessante e strategico, perché unisce due priorità fondamentali: la necessità di una transizione ecologica rapida, giusta e inclusiva, e l’impegno per una pace duratura, fondata su un quadro internazionale cooperativo, democratico e non militarizzato, contro il riproporsi della logica dei blocchi contrapposti.

Locandina 5 dicembre

Interverranno relatori provenienti dal mondo accademico, dal giornalismo e dall’attivismo per la pace e l’ambiente. Sarà presente Federica Genovese, professoressa di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso University of Oxford, dove si occupa di economia politica internazionale e comparata, con un forte focus su politiche climatiche, globalizzazione, e redistribuzione; Angela Santese, professoressa di Storia internazionale dell’età contemporanea e Storia della politica estera degli Stati Uniti presso l’Università di Bologna, dove svolge ricerche sui movimenti pacifisti e ambientalisti statunitensi; Marta Gatti, giornalista, educatrice e animatrice sociale, che ha collaborato con Radio Popolare, Nigrizia, Il Manifesto (l'Extraterrestre) e Osservatorio Diritti con reportage su agroecologia, accesso alla terra e diritti violati in Italia, Belgio, Regno Unito, Senegal e RdCongo; Giacomo Alessandroni, ingegnere prestato alla pubblica istruzione che da fine anni '90 è attivo nell'associazione pacifista PeaceLink e, dal 1999, è responsabile tecnico del quotidiano telematico “La nonviolenza è in cammino”.

Agli interventi seguirà una Tavola Rotonda in cui gli ospiti si confronteranno con e interagiranno con il pubblico. Modererà Osman Arrobbio, sociologo dell’Ambiente e dell’Energia e membro dell’ESH-Lab (Environmental Social Humanities Lab) di UNIPR. Saluti iniziali di Filippo Numeroso, DiEM25, coorganizzatore del convegno.

Evento ad ingresso libero organizzato in collaborazione con DiEM25


Questo incontro fa parte della rassegna Festival della Pace 2025,
promosso da Casa della Pace e Comune di Parma,
con il contributo di Fondazione Cariparma

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